Inizio delle vacanze
Primo giorno: domenica
I mici sono più o meno nelle condizioni di ieri sera, alcuni sono nascosti sotto le coperte e altri in giro per casa. Birba ha scoperto che può mettersi sul davanzale della finestra e contende il suo posto a Bianca, mentre Geronimo è eccitatissimo e continua a venire da noi per vedere se ci alziamo.
La pappa di ieri sera è finita, ma credo che qualcuno stia facendo lo sciopero della fame. Spero solo che non duri troppo, ma visto che si tratta di Peperino, decisamente sovrappeso, non mi preoccupo molto, a condizione che entro domani mangi qualcosa.
Poco per volta tutti si lasciano convincere a uscire da sotto le nostre coperte... tutti tranne Peperino, che evidentemente sta prendendo male l'allontanamento da  casa. Speriamo che si riprenda presto e che capisca che ci si può divertire anche qui.
 
I mici si sono impadroniti del nostro letto

Ci alziamo e usciamo a fare colazione, dopo aver dato il cortisone a Rosina. Rientriamo nel pomeriggio dopo una passeggiata in paese: Peperino è ancora sotto le coperte con aria spaurita, mentre gli altri chiedono a gran voce la loro pappa. Apro una scatoletta e, stanca di vedere Peperino terribilmente apatico, lo estraggo a forza dal letto e lo piazzo davanti alla ciotola.
Non ne è molto contento, ma assaggia un paio di bocconcini tranto per farmi contenta...
Io intanto apro il tubetto di latte condensato da mettere nel caffè che ho preparato, e Rosina arriva per vedere di cosa si tratta: lei adora il latte, e il latte condensato è una scoperta mooooolto interessante!
Usciamo per cena e decidiamo di provare un ristorante vicino al nostro appartamento: devo dire che è stata una scelta azzeccata, considerando la qualità delle portate e del vino...
Al rientro tutti i mici ci raggiungono a letto. L'impressione che abbiamo è che abbiano identificato il letto, con le coperte portate da casa, come il luogo più sicuro dove stare, soprattutto se ci siamo anche noi.

Secondo giorno: lunedì
Il primo lunedì di bassa stagione a Livigno ti permette di girare per il paese e di guardare le vetrine con tutta calma, senza dover fare a gomitate con altre venticinque persone concentrate nello stesso metro quadro interessate allo stesso maglioncino che state guardando voi. Così iniziamo ad approfittare di questa vacanza tranquilla: ci alziamo alle nove e mezza del mattino, nonostante Peperino abbia recuperato la sua solita faccia tosta e si ostini a darmi zampatine sul naso per convincermi a svegliarmi, prepariamo una tazza di orribile caffè liofilizzato, unica alternativa ragionevole all'uso della piastra elettrica per la caffettiera per evitare che i mici rischino di bruciarsi,  e poi usciamo. Cioè, esco io a comperare il giornale visto che Giovanni si è portato il computer e ha tutte le intenzioni di lavorare anche qui...
 

Ariel e Rosina hanno trovato un buon posto di osservazione...

Verso ora di pranzo torniamo al ristorante dove abbiamo pranzato ieri e poi riprendiamo a curiosare nei negozi. Non avete idea delle cose strane che si trovano nei negozi di elettronica: dai classici orologi ai telefoni cellulari di ultima generazione, quelli che per farti il caffè attivano la funzione "bar" che ordina automaticamente un espresso, un cappuccio con brioche o un aperitivo con salatini secondo l'ora ottenuta via radio da Stoccarda... Ovviamente il costo di tali meraviglie della tecnologia supera di gran lunga il valore limite che può essere esportato, per cui c'è chi ricorre ad ogni sotterfugio pur di portarsele a casa risparmiando una decina di euro sul normale prezzo di vendita. Mah, certe volte la gente è proprio matta!
 

... e il panorama merita!

È buffo, pensavamo di fare delle vacanze "sportive", camminando nei boschi, ma la stanchezza accumulata in questi mesi di lavoro intenso si sta facendo sentire, così ci limitiamo a passeggiare in paese, sedendoci ad un bar quando ci viene voglia di un caffè come si deve. È vero che passeggiare avanti e indietro a Livigno porta comunque a fare dei chilometri senza accorgersene, ma non è la stessa cosa.
D'impulso decidiamo di provare per cena un ristorante segnalato dal Gambero Rosso: senza rientrare in appartamento raggiungiamo la parte alta del paese e troviamo rapidamente il locale. Per i mici non è un problema: sono abituati a non vederci tornare fino a tarda sera, in questi mesi è successo molte volte, per cui ce la prendiamo comoda. Così ordiniamo una portata particolare e ci viene portato un piatto con della carne da cuocere e una pietra bollente in tavola, la "piöda", su cui prepareremo noi stessi la carne. Non mi era mai capitato, ma si tratta di un piatto decisamente da provare!
Al rientro i mici aspettano con impazienza la loro pappa, ma anche stasera non finiscono la loro solita quantità di scatolette: che sentano ancora molto la mancanza di casa? Per fortuna una negoziante con cui abbiamo scambiato due parole ci ha segnalato un supermarket dove trovare le crocchette per i mici, e nonostante i miei timori sulla qualità dei crocchi disponibili, ho una piacevole sorpresa quando mi trovo di fronte ai sacchetti della Royal Canins. Così riempio una ciotola di croccantini e andiamo a dormire. E anche questa sera i nostri mici vengono a dormire con noi.

Milano, 21/9/2002