Una sorpresa quasi inattesa
Eccoci nuovamente qui, insieme ai nostri mici, per vedere se riusciamo a raccontarvi ancora qualcosa di noi nelle prossime settimane...

I mici stanno tutti bene, Eolo è cresciuto fino a diventare un micione di sei chii, e la sua voracità ha fatto sì che Birba e Geronimo, che stavano iniziando a ingrassare un pochino, recuperassero una linea strepitosa. Soprattutto Birba ha ripreso la sua forma da cat-model, con grande felicità di Giovanni. Geronimo ed Eolo sono ormai amiconi e passano il loro tempo giocando, rincorrendosi follemente in giro per casa. E Ariel? Direi che la piccola, ormai non più così piccola, anche se è rimasta minuta rispetto al fratello, ci ha fatto proprio uno scherzo da manuale!

Premessa importante: Eolo è stato sterilizzato quasi un mese fa, come era già avvenuto con Geronimo lo scorso anno, per evitare sorprese. D'altra parte, Ariel ha trascorso l'intero inverno senza andare in calore, così che ci siamo decisi per la sterilizzazione di Eolo solo per permettere ad Ariel di raggiungere il completo sviluppo.

Potete quindi immaginare come ci siamo rimasti quando, dopo aver portato Ariel per un controllo dal veterinario per un mio... diciamo sospetto, ci siamo sentiti dire che la signorina era già diventata grande. Anzi, a dirla tutta, che sterilizzare Eolo non era servito a molto, visto che a occhio e croce Ariel era già in stato di avanzata gravidanza. Avanzata quanto? Abbiamo chiesto al veterinario. Così lui ha fatto una lastra ad Ariel per controllare lo stato di formazione delle ossa dei cuccioli. Et voilà! Il resposo è stato: "Siamo intorno al 50° giorno, dovreste riuscire ad andare e tornare da Dublino senza problemi."

Confesso che mi sono sentita demoralizzata. Ma come, ero stata attenta a controllare i primi segni del calore e invece.... Invece, sembra che se una micia viene coperta immediatamente dal maschio, non sviluppa alcun sintomo tipico del calore: niente strusciate per terra e richiami a voce strozzata, niente di niente. E d'altra parte è ragionevole: avendo già avuto il "suo" maschio, perché dovrebbe volerne cercare altri?

Così siamo partiti per Dublino (per lavoro) e siamo rientrati dopo quasi una settimana, lasciando i nostri mici alle cure di mia madre che, come sempre in questi casi, si è sobbarcata la fatica di andare a casa nostra due volte al giorno per pulire la lettiera e dare la pappa ai mici. Come? Usare due lettiere? Già tentato, grazie... Una è stata usata all'inverosimile, al punto che alla fine Geronimo l'ha tappata con un asciugamani da bagno, e l'altra è rimasta praticamente intonsa...

Comunque al nostro rientro abbiamo trovato come sempre i nostri mici saltellanti e felici all'ingresso: Ariel ci ha accolti con un balzo sul mobile del telefono chiedendo subito la sua razione di coccole. E a questo punto mi sono accorta che era tornata magra! Oddio, i micini! E dove sono finiti i micini?

Mi sono guardata intorno e li ho visti: tre cosini piccoli e pelosi nella cesta rossa dell'ingresso. Ariel non sapeva cosa fare, se stare con loro o continuare a chiederci coccole... si era persino dimenticata di mangiare l'ultima placenta!  :-)))
 

Una mammina orgogliosa.... !

Quella notte non abbiamo chiuso occhio... Tra Birba e Geronimo che annusavano Ariel solo per soffiarle, Eolo che voleva essere tenuto vicino per avere tutte le coccole che non aveva potuto ricevere per una settimana intera e Ariel che aveva deciso che il posto più sicuro per i micini neonati era sotto le nostre coperte, vicino ai MIEI piedi, non è stata decisamente una cosa semplice.

ll giorno dopo sono rimasta a casa per sistemare un po' quello che avevamo portato in Irlanda e che necessitava di lavaggi, e per controllare che andasse tutto bene e che Ariel non avesse problemi con gli altri mici di casa. Durante il giorno sono stata eletta "vice-mamma-gatta", perché Ariel mi portava i cuccioli ovunque io fossi e si aspettava che li tenessi d'occhio insieme a lei, ma ovviamente per la notte non era neppure pensabile una cosa del genere, così l'ho chiusa con i cuccioli in soggiorno, lasciandole una cassettina chiusa per le sue eventuali necessità. Dopo un po' ho sentito pigolare i cuccioli, così sono andata a vedere: Ariel li aveva trasportati tutti e tre NELLA lettiera, e sembrava del tutto convinta del fatto che la cassetta fosse stata messa lì per quel motivo. Allora l'ho assecondata: ho tolto la sabbia (ovviamente ho tolto PRIMA i cuccioli!) , ho pulito il fondo della cassetta, l'ho coperto con un asciugamano e una mia vecchia camicetta e poi ho richiuso il tutto. Ariel ha riportato dentro i piccoli.

Da quel momento i micetti sono nella cassettina chiusa, che ogni tanto apro per far cambiare l'aria, con Ariel che entra quando deve dare loro la poppata, uscendo quando ne ha voglia sapendo che sono comunque al sicuro.
 

I tre micetti: se non ho sbagliato a guardare, sono nell'ordine due maschi e una femmina.

E gli altri mici? Eolo si comporta da papà premuroso, aiuta Ariel a leccare e pulire i micetti e se la mamma va a farsi un giretto lui cerca di entrare nella "cuccia coperta" per tenerli d'occhio. Geronimo se ne sta disinteressando dopo averli annusati: hanno ancora gli occhi chiusi e non si muovono, quindi non giocano con lui e a lui non interessano. Birba li annusa ogni tanto con diffidenza, e non sembra ancora aver capito di cosa si tratta, ma almeno non soffia più ad Ariel.

Vedremo cosa succederà quando i piccoli apriranno gli occhi e inizieranno ad esplorare la casa!

 

Milano, 8 aprile 2001