Geronimo
Alla fine di Maggio 1999 siamo andati a visitare la mostra felina di Monza insieme a un po' di altri amici di IDAG. L'occasione era ottima per vedere se riuscivamo ad ottenere un po' di campioncini di croccantini da far provare a Birba e per vedere un po' di gatti. Girando per il capannone della Fiera ci siamo imbattuti in una serie di gabbie con dei cuccioli evidentemente non di razza, sormontate da cartelli che invitavano i visitatori ad adottarne uno.

Era un po' di tempo che ci pensavo... Birba era con noi da diversi mesi ormai ma sia io che Giovanni ci eravamo resi conto che per lei era terribilmente triste e noioso vederci uscire al mattino per andare al lavoro, con la prospettiva per lei di avere davanti lunghe ore di solitudine in casa. E anche se è vero che un gatto dorme una quantità enorme di ore al giorno, Birba non aveva ancora nove mesi, era ancora un cucciolo con tanta voglia di giocare. Così sono andata dietro le gabbie e ho visto che una delle ragazze aveva in braccio un cucciolo bianco e nero, e lo stava accarezzando. Ho iniziato a parlare con lei, spiegandole di Birba e chiedendole un consiglio. Abbiamo iniziato a parlare e le ho chiesto nel frattempo se potevo accarezzare e prendere in braccio il micino che era con lei. Così ho preso in braccio quel batuffolo e abbiamo chiacchierato per una ventina di minuti o giù di lì. Nel frattempo è arrivato anche Giovanni, che ovviamente è stato coinvolto rapidamente nelle chiacchiere su Birba e sulla sua vita solitaria... Povera, povera Birba! Ovviamente io e la ragazza ci siamo intese al volo, così ho piazzato il gattino in braccio a Giovanni. Anche il gattino doveva aver capito qualcosa, perché ha fatto le fusa ancora più forte e si è addormentato in braccio a lui!
 

Geronimo alla mostra felina di Monza insieme ai suoi nuovi umani...  (grazie Massimo per la foto!)

Chissà perché, Giovanni si è rifiutato di staccarsi da quel povero cosino che si fidava tanto di lui ed è toccato a me regolare tutte le questioni burocratiche per l'adozione. Una delle condizioni che ho concordato con la ragazza dell'ENPA è stato che il gattino sarebbe rimasto a casa nostra per un po' di tempo, in modo da capire se c'erano possibilità di intendersi con Birba: se Birba non avesse accettato l'idea di un micio estraneo per casa, però, il piccolo sarebbe tornato da dove era venuto, in modo da dargli un'altra possibilità di trovare una casa e una famiglia.

Arrivato a casa, il piccolo è stato confinato in bagno, per evitare che Birba lo assalisse. La settimana seguente è stata un inferno, sia io che Giovanni eravamo terrorizzati all'idea che Birba potesse fare del male al piccolino, per cui li abbiamo tenuti separati per diversi giorni. E poi... una sera ero al telefono con un'amica (vero Naty?) e ho lasciato che i due si incontrassero e iniziassero a conoscersi. Nel giro di un quarto d'ora Birba aveva iniziato a dargli una serie di zampatine per convincerlo a giocare con lei, e in meno di mezz'ora avevano iniziato a giocare insieme.

La domenica dopo l'arrivo di Geronimo a casa nostra, potei finalmente telefonare alla ragazza dell'ENPA per avvisarla che il piccolo sarebbe rimasto con noi.
 

Geronimo e Birba la domenica dopo l'arrivo di Geronimo in casa nostra...

In questi mesi in cui sono stati insieme, Birba e Geronimo si sono affiatati moltissimo. Geronimo è l'incosciente, quello che si butta sempre e comunque (non per niente l'abbiamo chiamato così), mentre Birba rappresenta un po' il suo punto fermo e con il suo carattere tranquillo riesce a tenerlo a freno. Per questo motivo siamo riusciti a portarli con noi in ufficio e in vacanza!

Se vuoi vedere qualche foto di Geronimo, fai clic sull'immagine che desideri per ingrandirla!
 

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